CroaziaCroazia

Krk scenery

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La Croazia, ufficialmente Repubblica di Croazia (), è uno Stato indipendente dell'Unione europea con una popolazione di abitanti nel 2019. La sua capitale è Zagabria.

Confina a nord con la Slovenia, a nord-est con l'Ungheria, a est con la Serbia, a sud con la Bosnia ed Erzegovina e il Montenegro, mentre a ovest è affacciata sul mare Adriatico. La sua superficie territoriale è di di cui 620 di acque interne.

La Croazia è una repubblica parlamentare la cui lingua ufficiale è il croato. La regione istriana adotta ufficialmente il bilinguismo (croato e italiano), ma la sua attuazione varia a livello comunale.

Tra il 1102 e il 1918 la Croazia fu unita al Regno d'Ungheria, seguendone le sorti; fu successivamente un'unità territoriale della Jugoslavia fino al 1991 — fatta eccezione per l'effimero Stato Indipendente di Croazia, Paese-fantoccio al soldo della coalizione nazifascista dell'Asse italo-tedesco — divenendone indipendente all'inizio delle guerre dei Balcani. La Croazia aderisce alla NATO dal e dal è il 28º membro dell'Unione europea. Al pari di Cipro, Bulgaria e Romania, la Croazia fa parte di quei Paesi sottoscrittori della convenzione di Schengen pur restando fuori dal relativo spazio per mancanza di adeguamenti tecnici, mantenendo quindi i controlli alle frontiere.

Il Paese ha due giorni di festa nazionale: il 25 giugno, anniversario dell'indipendenza dichiarata, e l'8 ottobre, anniversario di quella effettiva, dalla Jugoslavia nel 1991.

Storia

Fra il II e il I secolo a.C. la regione abitata dagli Illiri cadde in potere dei Romani (province di Pannonia ed Illiria) che la governarono fino al V secolo dell'era volgare.

Nel tardo impero romano fu invasa prima dagli ostrogoti e poi dagli avari. Ristabilita la sovranità romana (Impero Romano d'Oriente) nel VI secolo, fu occupata, nel secolo successivo, dai croati, una tribù slava originaria dell'odierna Ucraina. Nel X secolo Tomislao I, principe della Croazia Dalmatica, conquistò il Principato della Croazia Pannonica, costituendo un unico regno indipendente, il Regno di Croazia e Dalmazia, di cui divenne il primo sovrano nel 925.

Nel 1102 fu annesso al regno di Ungheria, il cui re era stato chiamato a governarla dal 1091. I re d'Ungheria garantirono ampia autonomia e protezione dalle potenze vicini: (Sacro Romano Impero, Venezia, Bisanzio e più tardi Mongoli e Turchi).

In età moderna, precisamente nel 1527, la Croazia diventò parte dell'Impero Asburgico. Come un regno autonomo apparteneva ai territori delle Terre della Corona di Santo Stefano (l'Ungheria in senso stretto con la Transilvania e la Croazia-Slavonia), dal 1868 Regno di Croazia e Slavonia.

Alcune città dalmate (eccetto la Repubblica di Ragusa) fecero parte dello Stato da Mar veneto dal 1409 al 1797 (Trattato di Campoformio). Dopo la breve dominazione francese, la Dalmazia nel 1816 divenne un paese della corona austriaca (Regno di Dalmazia). L'Istria costiera occidentale apparteneva sin dal Medioevo alla Repubblica di Venezia, mentre Pisino fu una contea in seno all'Arciducato d'Austria. In seguito al Congresso di Vienna (1815), l'Istria fece parte dell'Impero Asburgico, dal 1860 come Margraviato d'Istria in seno al Litorale austriaco.

Al termine della prima guerra mondiale, con il Trattato di Versailles, la Croazia-Slavonia e la Dalmazia entrarono a far parte del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, successivamente denominato (1929) Regno di Jugoslavia, mentre l'Istria e la città di Fiume furono annesse al Regno d'Italia del quale fecero parte integrante fino al termine della seconda guerra mondiale. Nel 1939 la Croazia divenne un'entità autonoma (Banato di Croazia).

Nel 1941, nel corso della seconda guerra mondiale, grazie all'appoggio italo-tedesco, la Croazia si costituì in Stato nominalmente indipendente, ma di fatto satellite delle Potenze dell'Asse, con un governo collaborazionista presieduto da Ante Pavelić.

Al termine del conflitto nel 1945, il territorio croato fu costituito a repubblica all'interno della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia (come Repubblica Popolare di Croazia, dal 1963 Repubblica Socialista di Croazia), sotto la presidenza del maresciallo Tito, che instaurò un governo socialista spesso in disaccordo con l'Unione Sovietica, tanto da attirare le deboli simpatie dell'Occidente, in netto contrasto con la politica sovietica. La maggior parte dell'Istria venne incorporata nella Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, e a sua volta spartita tra Slovenia e Croazia dopo la seconda guerra mondiale. Da ciò derivò l'esodo delle popolazioni italiane istriane, fiumane e dalmate. Il nazionalismo si fece sentire nella Primavera croata del 1971, ma fu represso dalle autorità jugoslave.

Con la morte di Tito e la grave crisi economica degli anni '80, la Lega dei Comunisti di Jugoslavia affrontò gravi disaccordi interni, con le delegazioni croate e slovene che rivendicavano maggiore autonomia e quella serba, guidata da Slobodan Milošević, di orientamento contrario. I delegati croati e sloveni abbandonarono il XIV congresso del partito nel gennaio del 1990 e nel 1991 Slovenia e Croazia (guidata da Franjo Tudjman) si proclamarono indipendenti. Nonostante il riconoscimento internazionale, anticipato da Islanda,, Vaticano, Austria e Germania, la Croazia combatté la propria guerra d'indipendenza contro l'esercito jugoslavo a guida serba tra il 1991 e il 1995, con episodi quali la battaglia di Vukovar nel 1991 e l'Operazione Tempesta nel 1995 per la riconquista della Krajina, che portò all'esodo e alla pulizia etnica della popolazione serba di Croazia. Negli stessi anni, la Croazia operò a sostegno dei separatisti croato-bosniaci durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina. Questi conflitti jugoslavi si conclusero con gli Accordi di Dayton del 1995 e gli accordi di Erdut per la reintegrazione della Slavonia orientale (cf. UNTAES). Tudjman governò la Croazia con un regime autoritario fino alla democratizzazione dopo la sua morte nel 2000.

La Croazia è stato membro del Consiglio d'Europa dal 1996 e dell'Unione europea dal 2013.

Geografia

La Croazia è situata nell'Europa meridionale, si affaccia sul Mare Adriatico e il suo territorio comprende parte delle Alpi Dinariche e l'estremo occidentale del bassopiano Pannonico.

Morfologia

Da un punto di vista morfologico il paese può essere distinto in tre zone con caratteristiche climatiche, geografiche e culturali diverse: la fascia costiera, le catene montuose e la vasta area pianeggiante.

Il bassopiano pannonico

Nella parte orientale del paese si trova un'estesa pianura interrotta solo da alcune formazioni collinari, l'area fa parte del bacino dei fiumi Drava e Sava, affluenti del Danubio. In questa zona dal clima continentale, si distinguono la Croazia settentrionale e la Slavonia:

  • la Croazia settentrionale comprende l'area tra il fiume Kupa e il confine con l'Ungheria, le pianure lungo i fiumi Sava e Kupa, le aree intorno alle città di Zagabria, Karlovac e Sisak che demograficamente ed economicamente rappresentano il centro della Croazia, l'area montuosa dello Zagorje e la regione di Međimurje nella parte nord-orientale del paese fra i fiumi Drava e Mur.
  • la Slavonia comprende l'estremità orientale del paese costituita in prevalenza da pianure del bassopiano pannonico situate lungo i fiumi Sava (Posavina) e Drava (Podravina) fino al Danubio.

La zona montuosa delle Alpi Dinariche

La zona montuosa è situata nella parte centrale del paese ed è caratterizzata da rilievi medio elevati che costituiscono lo spartiacque fra il bacino del Danubio e l'Adriatico. Il clima è alpino. Fanno parte di quest'area la regione del Gorski Kotar tra Fiume e Karlovac, le valli di Licca e Crobavia tra la catena costiera delle Alpi Bebie e il confine con la Bosnia e una parte dell'entroterra dalmata (Dalmatinska Zagora, ed il monte Biocovo).

La costa adriatica

La zona costiera è caratterizzata da clima mediterraneo. L'ampiezza della fascia costiera è molto variabile, da pochi chilometri (in corrispondenza dei rilievi del Velebit e di Biocovo) in altre zone si allarga notevolmente nell'entroterra. Da nord a sud si possono individuare le seguenti regioni storiche:

  • L'Istria, la penisola nella parte settentrionale del paese
  • La regione del Litorale Croato (Hrvatsko Primorje) corrispondente all'area intorno a Fiume e Segna con le isole del golfo del Quarnero
  • La Dalmazia con la sua costa frastagliata e che si estende verso sud da Zara comprendendo le numerose isole antistanti la costa e città storiche come Ragusa e Spalato.

I monti principali sono il monte Dinara (1.831 m s.l.m.) e il monte Vaganski Vrh (Monte Drago, nella catena delle Bebie) con un'altitudine di 1.758 m s.l.m.

Alla Croazia fanno capo formazioni insulari. Il clima è continentale.

Idrografia

La gran parte dei fiumi della Croazia appartiene al bacino del Mar Nero (Danubio, Sava, Drava, Kupa e Una), ma un ridotto numero di fiumi sfocia nel Mare Adriatico (Zermagna, Cherca, Čikola, Cettina e Narenta). I fiumi nella parte settentrionale del paese hanno problemi di inquinamento, soprattutto la Sava nel tratto compreso tra Zagabria e Sisak.

I fiumi più lunghi sono la Sava (562 km) e la Drava, (505 km) che delimitano parte del confine tra Croazia e Bosnia-Erzegovina e Ungheria. Entrambi sfociano nel Danubio di cui la Sava è l'affluente principale, in ordine di apporto idrico mentre la Drava è il quarto. Il Danubio delimita il confine tra la Croazia e la provincia serba della Vojvodina. Il tratto croato del Danubio è lungo 188 km.

L'alto corso del fiume Kupa (269 km) forma il confine naturale fra Croazia e Slovenia, sfocia nella Sava a Sisak. Altri affluenti del Danubio sono il Korana, il Krapinica, la Lonja, la Mur e il Vuka.

I fiumi provenienti dalle Alpi Dinariche e che sfociano nell'Adriatico hanno un corso breve, fatta eccezione per la Narenta.

Le coste sono caratterizzate da una flora mediterranea mentre i rilievi sono coperti da fitte foreste di latifoglie e conifere.

Tra i laghi sono da segnalare quelli di Pli…

Testo tratto da Wikipedia - Croazia sotto la licenza CC-BY-SA-3.0 il 1 Agosto 2021

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