MaliMali

CO 1069-17-17

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Il Mali, ufficialmente Repubblica del Mali (in francese République du Mali), è uno Stato situato nell'interno dell’Africa occidentale e senza sbocco sul mare.

Il Mali confina a nord con l'Algeria, a est con il Niger, a sud con il Burkina Faso e la Costa d'Avorio, a sud-ovest con la Guinea e a ovest con il Senegal e la Mauritania.

Il suo territorio, per la maggior parte pianeggiante, è costituito al nord dal deserto, al sud dalla savana

Storia

Il Mali possiede una storia ricca e relativamente conosciuta. Il suo territorio è stato sede di tre grandi imperi: l'Impero del Ghana, l'Impero del Mali e l'Impero Songhai.

Colonia francese e indipendenza

I francesi iniziarono la colonizzazione del suo territorio nel 1864 e nel 1895 venne integrato nell'Africa Occidentale Francese con il nome di Sudan francese.

La Repubblica Sudanese e il Senegal proclamarono la loro indipendenza dalla Francia nel 1960 con il nome di Federazione del Mali. Alcuni mesi dopo, il Senegal si separò e la Repubblica Sudanese prese il nome di Mali e fu eletto primo presidente della nazione Modibo Keïta, che in poco tempo instaurò un regime con partito unico, di orientamento marxista: Keita avviò una serie di disastrose iniziative economiche e politiche che piegarono l'economia del paese e resero fortemente impopolare il regime stesso. Nel 1968 Keita fu deposto con un sanguinoso colpo di Stato militare che portò al potere Moussa Traoré.

Le elezioni democratiche del 1992

Soltanto nel 1991 Traoré fu spodestato da un altro colpo di Stato, ma i militari, anziché prendere le redini del paese, decisero di formare un governo di transizione civile che portò nel 1992 alle prime elezioni democratiche, con Alpha Oumar Konaré eletto presidente. Dopo la sua rielezione nel 1997, Konare continuò le riforme politiche ed economiche, lottando contro la corruzione. Alla fine del suo secondo mandato, limite costituzionale per un presidente, fu sostituito nel 2002 da Amadou Toumani Touré che venne rieletto nel 2007.

A partire dall'autunno del 2008 si sono riacutizzate le tensioni nel Nord del paese tra il gruppo etnico Tuareg (accusato di sostenere la ribellione ancora latente nella regione di Kidal, al confine con quella di Gao) e le etnie maggioritarie nel paese. Violenze e intimidazioni contro elementi Tuareg da parte di ex miliziani filo-governativi si sono ripetute senza che le autorità intervenissero a difesa delle vittime.

Il 3 aprile 2011 il presidente Amadou Toumani Touré, dopo le dimissioni di Modibo Sidibe e di tutta l'équipe governativa, ha nominato capo del governo Cissé Mariam Kaïdama Sidibé, prima donna della storia a ricoprire tale incarico in Mali.

Colpo di Stato del 2012

Il 22 marzo 2012, soldati ammutinati guidati dal capitano Amadou Haya Sanogo affermano d'aver preso il controllo dei media e delle istituzioni maggiori grazie a un colpo di Stato. Costituiscono il Comitato Nazionale per il ripristino della democrazia in Mali, e il loro primo atto è stato l'annuncio della dissoluzione delle istituzioni e la sospensione della Costituzione..

Dall'aprile 2012 all'agosto 2013 è stato presidente ad interim Dioncounda Traoré, designato dalla giunta militare, e Cheick Modibo Diarra è nominato Primo Ministro ad interim del Mali il 17 aprile 2012 per aiutare il processo democratico fino alle elezioni del dicembre 2013.

Il suo governo, composto da 24 membri, è stato designato il 25 aprile dello stesso anno. Tre dei ruoli più importanti - i ministri della difesa, della sicurezza interna, e dell'amministrazione territoriale - sono stati indicati dagli ufficiali legati alla giunta militare che ha compiuto il colpo di Stato. Il governo tuttavia era composto più da tecnici che da politici.

La guerra civile

Contemporaneamente è ripresa la guerra civile che ha portato l'etnia tuareg (laica) del Movimento Nazionale di Liberazione dell'Azawad, ad allearsi con alcune frazioni fondamentaliste, (gli Ansar Dine) - che aderiscono al Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento, poi denominato al-Qa'ida nel Maghreb islamico - e a prendere il controllo della regione settentrionale del Paese, l'Azawad.

Nel corso degli scontri sono state distrutte numerose reliquie della locale tradizione sufi e le tombe stesse (marabutti) di alcuni "santi" musulmani (tra cui l'antico mausoleo dedicato ad Alpha Moya e le sepolture di Sidi Mahmud, Sidi el-Mukhtar, Sidi Elmety, Mahamane Elmety e Shaykh Sidi Amar), a causa dell'accesa ostilità iconoclastica del Wahhabismo verso qualsiasi forma di culto, che non sia rivolta ad Allah, considerata una bestemmia.

Il primo ministro Cheick Modibo Diarra viene arrestato dai militari l'11 dicembre 2012.

Intervento europeo

Il 10 gennaio 2013 il presidente Dioncounda Traoré‚ in un discorso alla nazione, ha comunicato di aver chiesto e ottenuto un intervento aereo della Francia, in accordo con l'Ecowas, la comunità economica dei paesi dell'Africa occidentale, contro i ribelli dell'Azawad (il nord del Paese). In seguito, sono state liberate le principali città dell'Azawad cadute in mano ai fondamentalisti islamici, dove le truppe sono state accolte con esultanza dalla popolazione.

Le nuove elezioni presidenziali del 28 luglio e dell'11 agosto 2013, salutate con speranza dall'ONU (risoluzione 2164-2014), hanno visto la vittoria del nuovo presidente Ibrahim Boubacar Keïta, largamente sostenuto dalla parte Sud del Paese ed eletto con il 77,62% dei voti. La sua elezione garantisce una certa continuità di intenti della classe politica pre-golpe del 2012.

Colpo di Stato del 2020

Il 18 agosto 2020 il presidente Ibrahim Boubacar Keïta assieme al primo ministro vengono tratti in arresto mediante colpo di Stato.. Successivamente il presidente è dimesso. Al posto si è insediata la giunta militare.

Il Comitato nazionale per la salvezza del popolo nominano il triumvirato Assimi Goïta, Malick Diaw e Sadio Camara fino a nuove elezioni politiche maliane.

Geografia

Situato nella zona interna dell'Africa nord-occidentale, fra il tropico del Cancro e la fascia equatoriale, il Mali comprende nella parte settentrionale una vasta porzione del Sahara e, in quella centro-meridionale, una lunga sezione del Niger con i suoi affluenti. Il suo territorio confina a nord con l'Algeria, a est con il Niger, a sud-est con il Burkina Faso, a sud con la Costa d'Avorio e la Guinea, a ovest con il Senegal e la Mauritania.

Morfologia

L'ossatura topografica è costituita da altipiani di modesta altitudine formati da rocce sedimentarie recenti, sovrapposte al basamento cristallino antico. Nella regione settentrionale si stendono vasti tavolati che si elevano per alcune centinaia di metri fino a culminare nel gruppo montuoso dell'Adrar des Iforas; al centro, verso ovest, il massiccio è limitato dal profondo solco della valle del Tilemsi, oltre la quale il massiccio cristallino del Timetrine degrada verso l'estesa depressione del bacino del Niger. Nella regione sud-occidentale affiorano i lembi settentrionali del massiccio guineano con il monte Mina (820 m), dal cui versante orientale nasce il Volta Nero, i monti di Kenieba e l'altopiano di Bambouck che non superano i 600 metri di altezza.

Idrografia

L'idrografia territoriale è sviluppata soltanto nella sezione meridionale, attraversata per km dal corso del fiume Niger e da quello superiore del fiume Senegal. Il Niger, proveniente come il Senegal dal massiccio del Fouta Djalon in Guinea, entra in territorio maliano con un percorso orientato da sud-ovest a nord-est, formando un'ampia ansa paludosa prima di mutare direzione verso sud-est. Si possono distinguere tre tratti caratterizzati da un diverso regime delle piene: uno a monte fino a Ségou, il grande delta interno nelle regioni di Macina e Mopti e il tratto a valle del delta.

La vasta area, irrigata dal delta interno, rappresenta una felice eccezione nell'arida realtà saheliana e consente un notevole sfruttamento agricolo e pastorale. Il fiume Senegal scorre nel Mali per soli 450 km: il suo principale affluente è il Falémé al confine con lo Stato del Senegal.

Popolazione

Etnie

Le principali etnie del Mali sono Bambara, Bozo, Dogon, Malinke (Mandingo), Fulani (peul), Sarakollé (Soninke), Senoufo, Songhai, Toucouleur, Tuareg.

Religione

Musulmani (80%, in maggioranza sunniti), animisti (18%), cristiani (1%), altri (1%). Le circoscrizioni ecclesiastiche cattoliche consistono in un'arcidiocesi con sede a Bamako, avente cinque diocesi suffraganee: Kayes, Mopti, San, Ségou e Sikasso.

Lingue

Il francese è l'unica lingua ufficiale, è parlata ovunque e serve come lingua degli affari e del commercio; grazie alla scolarizzazione sempre maggiore e all'esplosione demografica, il francese cresce e le altre lingue minoritarie cominciano a scomparire. Nel paese è parlata anche la lingua tuareg nel nord. La lingua bambara, un tempo la più diffusa, si sta ridimensionando drasticamente negli ultimi anni, a causa della diffusione del francese tra la popolazione e nell'Africa francofona in particolare. In alcune zone del paese si parla il Soninke. Nella zona occidentale del paese è parlato lo xaasongaxango.

Il Mali è membro dell' (Organizzazione Internazionale della Francofonia).

Ordinamento dello stato

Dal 1991 la costituzione ha subito cambiamenti che hanno consentito la creazione di un sistema pluripartitico; l'assemblea nazionale è composta da 147 membri eletti ogni 5 anni a suffragio universale.

In base alla costituzione del 1992, il Mali è una repubblica parlamentare, con regime semipresidenziale. Il Capo dello Stato, che nomina il primo ministro, viene eletto a suffragio universale diretto con mandato quinquennale. L'Assemblea Nazionale (160 membri eletti ogni 5 anni, di cui 13 eletti dai maliani residenti all'estero) detiene il potere legislativo e il controllo sul governo. La pena di morte è stata sospesa nel 2002. Il paese è membro di ONU, Ua, WTO, Oci; fa parte dei paesi Acp e di organizzazioni regionali come l'Unione Economica e Monetaria dell'Africa Occidentale (Waemu/Uemoa) e la Comunità Economica dell'Africa Occidentale (Cedeao/E…

Testo tratto da Wikipedia - Mali sotto la licenza CC-BY-SA-3.0 il 1 Agosto 2021

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