Schiavi di Abruzzo

Schiavi di Abruzzo è un comune italiano di abitanti della provincia di Chieti. Trattasi del comune situato più a sud della provincia, fa parte della Comunità montana Alto-Vastese e tradizionalmente è parte integrante del Sannio.

È noto per le viste panoramiche e per il ballo locale, la Spallata. Data la posizione isolata tra le montagne, ha mantenuto tipiche caratteristiche del Medioevo e del Rinascimento.

Geografia fisica

Il paese si trova nella parte più meridionale della regione Abruzzo, al confine con il Molise. Dista 56 km dal Mare Adriatico e 225 km da Roma. Il territorio è suddiviso in nove contrade composte da abitazioni rurali e da un centro storico posto sulla sommità di un monte, all'altitudine di

Storia

Il territorio fu abitato dal 600 a.C. dai Pentri, una della quattro popolazioni di origine Sabella (oltre a Carricini, Caudini e Irpini) abitanti dell'antico Sannio. La loro presenza è testimoniata dal ritrovamento di alcuni edifici sacri (i cosiddetti "Templi Italici") nella frazione Taverna, in località Torre.

Il nome del borgo (anticamente chiamato Sclavi) trae origine dal fatto che fu fondato da una colonia di slavi; ai tempi dei Normanni esso divenne feudo di Roberto da Sclavo. Il documento più antico ove si parla del territorio di Sclavi risale all'anno 922. Le antiche popolazioni slave lasciarono traccia evidente del loro nome, in questo caso, in quello che poi divenne un comune.

La prima citazione scritta del paese risale al Medioevo, nella prima metà dell'undicesimo secolo. Inoltre i nomi di Schiavi e Sclavi apparirono per la prima volta nel Libro delle Decime nel 1309 e il 1328.

Dal 1285 al 1816 il paese fece parte del Regno di Napoli. Dal 1626 al 1806 il paese fu anche un feudo dei Caracciolo di Santo Buono (un ramo del clan Caracciolo di Napoli) e amministrato da San Buono, un paese a 34 km di distanza. Castiglione Messer Marino era controllato dalla stessa famiglia.

Dal 1816 al 1861 il borgo venne annesso nel Regno delle Due Sicilie, e fu di nuovo governato dai Borbone di Spagna.

Dopo l'unità d'Italia, il paese passò sotto il controllo del "nascituro" Regno d'Italia.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Chiesa parrocchiale di San Maurizio

Principale chiesa, si trova nel borgo antico, affacciata su piazza Vittorio Emanuele. Era di origini medievali, ma per problemi statici è stata rifatta daccapo nella metà dell'Ottocento. Si conserva la cantoria lignea di Francesco d'Onofrio.

La chiesa era la cappella baronale dell'antico castello, demolito nei primi anni dell'Ottocento, stava più a nord del borgo, in piazza Castello.

Altre chiese

  • Monastero di Santa Maria in Valle Rotana: dell'XI secolo, era in località Badia. Già nel XVIII secolo era in rovina e alcune lapidi preziose sono state rimontate presso la nuova chiesa di Santa Maria in Badia.
  • Ex chiesa di Sant'Antonio: in via Umberto I, risale al XVIII secolo. Avente impianto semplice a capanna, in blocchi squadrati, è usata come centro convegni.

Monumento ai caduti

Si trova addossato a un edificio tra via Principessa Maria e piazza Caduti d'Ungheria. Il monumento fu realizzato nel 1920 ca. in onore dei caduti della Grande guerra, poi fu aggiunta la lapide dei caduti della Seconda guerra mondiale. La facciata della casa è decorata da una statua bronzea della Vittoria in abiti funebri, che con una lanterna poggia su una sorta di sarcofago, con ai lati le due lapidi con incisi i nomi dei caduti.

Architettura civile

Case-mura del centro storico

Nel centro storico, oltre la chiesa di San Maurizio Martire, vi sono le case-mura con muri a scarpa con archi e sottoportici; molte case sono realizzate in pietra calcarea. Non vi è una prova certa dell'esistenza di un castello, ma tuttavia ne rimane una traccia toponomastica in piazza Largo castello; nella zona vi è inoltre una traccia di una costruzione semicircolare e la piazza denota una forma rettangolare. Il centro storico risale circa al XV secolo.

I templi italici

Nella valle, 200 metri sotto il paese, si trovano i resti di due templi che risalgono al periodo dell'antichità classica, dal III secolo a.C. circa fino al massimo sviluppo dell'Impero romano. Sono conosciuti come "i templi italici", con riferimento alle popolazioni italiche di cui facevano parte anche i Sanniti. Scavi archeologici dei templi sono stati condotti dal Dipartimento dei Beni Archeologici dell'Abruzzo.

Il sito archeologico è situato nel distretto di Colle della Torre, a 864 m sopra il livello del mare, lungo la strada di campagna che porta dalla valle del Trigno al paese. La posizione panoramica è dominante sulla valle sottostante e sulle catene montuose del Molise dove visse Pietrabbondante. Si tratta di due templi paralleli, costruiti uno vicino all'altro, ma in periodi diversi e usando una tecnica di costruzione diversa. Si trovano in una radura terrazzata da un lungo muro in muratura poligonale e ashlar, comprendente la parte occidentale del santuario.

Recenti lavori di scavi hanno incrementato la conoscenza della zona grazie ad alcune nuove scoperte: l'altare monumentale, opposto all'edificio minore, una necropoli che si estende sul versante a sud-est dei templi, usata dal X secolo a.C. fino all'apogeo dell'Impero romano e quindi in parte contemporanea al santuario vicino, e un altro sito religioso lungo il versante, con un edificio composto di due camere abbandonato subito dopo la guerra sociale.

La torre medievale di due piani, oggi ancora visibile, si trova dietro il muro poligonale del santuario. La zona deve il suo nome, Colle della Torre, a questa struttura.

Parchi comunali

Nel territorio comunale si trova una passeggiata panoramica, denominata "La Rotonda", dedicata a Salvo D'Acquisto.

Nelle vicinanze vi è un piccolo giardino comunale dedicato a San Pio da Pietrelcina.

La "grotta di Lourdes"

Una replica della grotta della Madonna di Lourdes è in via di costruzione nella valle sottostante il paese e i templi italici. Nel 1995 un abitante del paese avrevve ricevuto una cura miracolosa dopo un pellegrinaggio a Lourdes. In una visione la Beata Vergine gli avrebbe richiesto che venisse edificata a Schiavi di Abruzzo una grotta simile a quella presente a Lourdes.

Cultura

Eventi

  • 1º giugno: San Maurizio Martire (festa patronale)
  • 22-23 settembre: San Maurizio Martire (festa patronale).

Nel settembre del 2008, le reliquie di San Maurizio furono trasferite in un nuovo reliquiario e ridedicate.

Collegamenti esterni

Testo tratto da Wikipedia - Schiavi di Abruzzo sotto la licenza CC-BY-SA-3.0 il 1 Agosto 2021

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