Puerto RicoPuerto Rico

Puerto Rico (Porto Rico non più ufficiale dal 1931), in italiano Portorico, ufficialmente Stato libero associato di Portorico (in spagnolo: Estado Libre Asociado de Puerto Rico; in inglese: Commonwealth of Puerto Rico) è un territorio non incorporato degli Stati Uniti d'America, situato nel nord-est del mar dei Caraibi tra la Repubblica Dominicana e le isole Vergini.

A seguito di un referendum popolare (definito "non vincolante") del 2012, con il 61,15% delle preferenze favorevoli, gli abitanti del luogo hanno scelto di divenire uno Stato federato degli Stati Uniti; a seguito di questo risultato (confermato in seguito da un'ulteriore consultazione elettorale tenutasi nel 2017) è stata così depositata presso il Congresso degli Stati Uniti una richiesta ufficiale di avvio dell'iter legislativo che potrebbe trasformare l'isola in uno stato dell'Unione entro il 2025, a tutt'oggi non ancora approvata.

Portorico è un arcipelago, costituito dall'isola maggiore omonima (la più piccola delle Grandi Antille) e da altre isole minori, tra cui Mona, Vieques e Culebra. La capitale è San Juan, che al censimento del 2000 contava quasi 848.000 abitanti e raggiungeva i 2.000.000 considerando l'area metropolitana.

Denominato Borikén dagli indigeni Taino e Borinquen quando divenne una colonia spagnola, oggi Portorico vive un'altalenante situazione politica che lo vede in bilico tra il suo attuale stato di Commonwealth e la possibilità di diventare uno Stato federato statunitense a tutti gli effetti. In qualità di territorio non incorporato Portorico è dotato di una propria autonomia di governo, ma non è né indipendente né uno Stato degli Stati Uniti d'America. I sostenitori del Commonwealth insistono sul fatto che Portorico sia uno Stato volontariamente associato agli Stati Uniti attraverso una convenzione di diritto internazionale. Al contrario, secondo un rapporto redatto da un'apposita task force presidenziale, Portorico è un territorio soggetto ai pieni poteri del Congresso statunitense con facoltà di dotarsi di una propria Costituzione interna per la mera amministrazione degli affari locali. Gli abitanti di Portorico posseggono la cittadinanza statunitense dal 1917. I residenti di Portorico non possono votare per eleggere il presidente degli Stati Uniti d'America né per i membri del Congresso, e naturalmente non eleggono nessun senatore in quanto non è uno Stato della federazione.

Dagli anni settanta l'economia ha registrato un forte incremento, soprattutto grazie all'industria e al turismo, essendo una meta molto rinomata dei Caraibi, tanto da meritarsi l'appellativo di Isla del Encanto (Isola dell'incanto).

Storia

Era pre-colombiana

La storia dell'isola di Portorico prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo non è molto chiara. Ciò che oggi si sa viene fondamentalmente dalle scoperte archeologiche e dalle trascrizioni dei racconti orali degli spagnoli. Il primo libro approfondito sulla storia di Portorico fu scritto da frate Íñigo Abbad y Lasierra soltanto nel 1776, ovvero 283 anni dopo l'insediamento degli spagnoli sull'isola.

La prima colonia indigena di Portorico fu costituita dagli Ortoiroid, un popolo dell'era arcaica, stanziatosi sull'isola già intorno al 2000 a.C. Successivamente, tra il 120 e il 400, gli Igneri, provenienti dalla regione dell'Orinoco, arrivarono sull'isola. Tra il VII e l'XI secolo la cultura dei Taino si sviluppò notevolmente e, approssimativamente attorno all'anno 1000, divennero il popolo dominante di Portorico. Essi mantennero questo dominio fino all'arrivo degli spagnoli, nel 1493.

L'arrivo degli spagnoli

Quando gli europei giunsero per la prima volta, l'isola era ancora abitata dalle tribù indiane Arawak dei Taino; il nome che essi avevano dato all'isola era Borikén. Il primo contatto con gli europei avvenne per opera di Cristoforo Colombo, durante il suo secondo viaggio alle Antille, il 19 novembre del 1493. Tuttavia alcuni sostengono che non fu Colombo a scoprire Portorico, bensì Martín Alonso Pinzón, che nel 1492 si era separato da Colombo continuando da solo le sue esplorazioni. La Corte spagnola diede quindi alla famiglia Pinzón un anno di tempo per poter incominciare l'opera di insediamento e colonizzazione che avrebbe permesso loro la rivendicazione dell'isola, ma essi fallirono.

Originariamente battezzata San Juan Bautista, dallo stesso Colombo, in onore di San Giovanni Battista, l'isola alla fine prese il nome di Puerto Rico (che letteralmente significa "porto ricco"); il nome originale rimase a designare la città più grande, nonché capitale, San Juan. Il conquistador spagnolo Juan Ponce de León divenne l'effettivo governatore in carica di Portorico, poiché Vicente Yáñez Pinzón, eletto governatore prima di Juan Ponce, non raggiunse mai l'isola.

Portorico fu subito colonizzata dagli spagnoli, i quali vi portarono un gran numero di schiavi africani che furono obbligati a lavorare per la corona spagnola, rimpiazzando così la popolazione indigena dei Taino, che stava progressivamente scomparendo. L'isola divenne in breve un'importante roccaforte e porto strategico dell'Impero spagnolo nei Caraibi. Preoccupati per la continua minaccia dei nemici europei, nel corso dei secoli gli spagnoli costruirono numerosi forti e muraglioni per proteggere la capitale: furono erette fortezze quali La Fortaleza, il forte San Felipe del Morro e il forte San Cristóbal; fu grazie a queste opere di difesa che gli olandesi, i francesi e gli inglesi fallirono nei loro tentativi di conquistare l'isola.

Nel 1809, mentre Napoleone occupava la maggior parte della penisola iberica, un'assemblea popolare tenutasi a Cadice riconobbe Portorico come territorio spagnolo d'oltreoceano con il diritto di inviare deputati alla Corte spagnola. Il deputato Ramón Power y Giralt divenne vice presidente della corte di Cadice e le sue riforme costituzionali del XIX secolo favorirono l'incremento demografico e la crescita economica, e soprattutto conferirono una maggiore notorietà all'isola. In seguito all'indipendenza nazionale ottenuta dai paesi del centro e sud America, Portorico e Cuba rimanevano le uniche due colonie del Nuovo Mondo appartenenti al grande Impero spagnolo. La povertà e l'allontanamento politico dalla Spagna portarono a una piccola ma significativa insurrezione, nel 1868, conosciuta come Grito de Lares (Pianto di Lares): la sommossa fu facilmente e prontamente stroncata.

Promotori di questo movimento indipendentista furono Ramón Emeterio Betances, considerato il "padre" della nazione portoricana, e altri personaggi politici, tra i quali Segundo Ruiz Belvis. Pochi anni dopo sorse il movimento autonomo portoricano, cominciato da Román Baldorioty de Castro e portato avanti da Luis Muñoz Rivera verso la fine del secolo. Nel 1897, Muñoz Rivera e altri indipendentisti persuasero il governo liberale spagnolo a riconoscere e accettare lo Statuto per l'autonomia di Porto Rico. L'anno seguente venne organizzato il primo, anche se di breve durata, governo autonomo portoricano. Si raggiunse quindi il compromesso di mantenere un governatore nominato dalla Spagna, il quale aveva il potere di annullare qualsiasi decisione legislativa con cui non era d'accordo, e una struttura parlamentare parzialmente eletta.

Portorico sotto il controllo statunitense

Il 25 luglio 1898, con lo scoppio della guerra ispano-statunitense, Portorico, essendo una colonia spagnola, fu invasa dagli Stati Uniti d'America con uno sbarco a Guánica. Con il trattato di Parigi del 1898 la Spagna fu obbligata a cedere agli Stati Uniti, Portorico, assieme a Guam e alle Filippine. Il XX secolo incominciò sotto il regime militare statunitense con i funzionari statali, incluso il governatore, nominati dal presidente degli Stati Uniti d'America. Nel 1917, la legge Jones-Shafroth approvata dal Congresso americano garantiva ai cittadini portoricani la nazionalità statunitense, in modo che essi potessero essere arruolati come soldati nella prima guerra mondiale.

Negli anni successivi alla grande depressione del 1929 alcuni leader politici pretesero dei cambiamenti e tra questi spiccò Pedro Albizu Campos che capeggiò un importante movimento nazionale a favore dell'indipendenza: il Partito Nazionalista Portoricano.

Ma per assistere a un radicale cambiamento nella struttura governativa del paese bisogna attendere gli ultimi anni delle amministrazioni Roosevelt e Truman. In tale periodo ci fu una sorta di compromesso, portato avanti da Luis Muñoz Marín e altri politici, che culminò nel 1946 con la nomina, da parte del presidente Truman, del primo governatore di origine portoricana, Jesús Piñero. Nel 1947 gli Stati Uniti d'America concessero il diritto di eleggere democraticamente il governatore di Porto Rico e il 2 gennaio 1949 Luis Muñoz Marín divenne il primo governatore di Portorico a essere eletto dal popolo.

Il 1º novembre 1950 due nazionalisti portoricani, Griselio Torresola e Oscar Collazo, tentarono di assassinare il presidente Truman. Era evidente il desiderio di una maggiore autonomia, e come conseguenza immediata egli autorizzò un autentico referendum democratico in Portorico, al fine di stabilire se desiderassero una sorta di propria costituzione. Ciò avvenne nel 1952, e tale costituzione assunse i connotati di un Commonwealth politico, termine spesso usato a designare l'attuale rapporto tra i due stati. Finalmente durante gli anni cinquanta l'isola conobbe una rapida industrializzazione, grazie ad ambiziosi progetti quali l'operazione Bootstrap, che si proponeva di cambiare le basi dell'economia portoricana da agricole a manifatturiere.

Ultimi decenni: verso l'adesione agli Stati Uniti d'America

Oggi l'isola è diventata una rinomata meta turistica e un importante centro industriale farmaceutico e manifatturiero. Tuttavia la "lotta" per definire lo status politico non si è mai arrestata. Negli ultimi decenni sono stati autorizzati localmente tre plebisciti per decidere se Portorico dovesse consolidare il Commonwealth oppure richiedere di diventare uno stato federato statunitense a…

Testo tratto da Wikipedia - Porto Rico sotto la licenza CC-BY-SA-3.0 il 1 Agosto 2021

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