MonacoMonaco

Monaco (pronuncia italiana: /ˈmɔnako/; pronuncia francese: /mɔnaˈko/; Mùnegu in ligure comune e monegasco, pronuncia /ˈmunegu/), per esteso Principato di Monaco (Principauté de Monaco in francese; Principatu de Mùnegu in monegasco), è una città-Stato indipendente dell'Europa occidentale, confinante con la sola Francia e bagnata dal Mar Ligure.

La sua località più conosciuta e prestigiosa è Monte Carlo, ossia il quartiere più centrale della città-Stato, nelle cui strade è ricavato il celebre circuito automobilistico di Formula 1, uno dei più difficili al mondo per via della sua tortuosità e varietà di percorso.

Talvolta viene utilizzato erroneamente, per sineddoche, il termine Monte Carlo (talvolta riportato anche come Montecarlo) invece di Monaco o Principato di Monaco. In realtà Monte Carlo, per quanto importante e posto in posizione centrale, rappresenta solo uno dei quattro quartieri che tradizionalmente compongono il piccolo territorio del principato.

Storia

Abitata fin dal Neolitico, la rocca medievale e il porto naturale rappresentarono un rifugio sicuro già per le popolazioni primitive; in seguito fu abitata dalle tribù dei Liguri.

Dopo la presenza dei Fenici, il territorio monegasco subì la conquista dei Greci, che lo chiamarono Monoïkos (Μόνοικος), dando origine al toponimo "Monaco". In seguito tale nome fu latinizzato in Portus Herculis Monœci dai Romani, che si insediarono stabilmente in tutta l'area circostante nel 122 a.C., come testimonia anche il Thropheum Alpium, fatto erigere dall'imperatore Augusto nel vicino comune francese di La Turbie.

Il territorio ha fatto parte della Liguria sotto l'Impero romano, nel Regno longobardo e nel Regno d'Italia di età carolingia.

Fin dall'epoca longobarda vi operavano i monaci colombaniani della potente abbazia di San Colombano di Bobbio, attivissimo centro di evangelizzazione e di rinascita agricola sotto la protezione del Papa. Essi a partire dal vasto feudo reale ed imperiale monastico, di cui facevano parte l'abbazia di San Dalmazzo di Pedona presente nell'opera di evangelizzazione fra il territorio piemontese e la marittima ligure di ponente, specie con i possedimenti di Tenda e nelle valli del Roja, Lantosca, della Vesubia, della Tinea e del Varo, anche in raccordo e collaborazione con l'Abbazia di Lerino, che accogliendo la regola benedettina di San Colombano, aveva avuto la possibilità di diffondersi in tutta la Costa Azzurra, a Hyères e le sue isole vicino a Tolone, Saint-Tropez, Cannes e le sue isole, Nizza, Monaco, Mentone, e in seguito anche a Ventimiglia e nel ponente ligure. Diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche, con il recupero e la diffusione di oliveti (fra cui la cultivar di oliva taggiasca), vigneti, castagneti, mulini, frantoi, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti e alla conservazione degli alimenti, proteine e grassi, come olio, burro, formaggi, salumi, grazie a sale e spezie; inoltre si adoperarono per la riapertura delle vie commerciali e delle vie del sale e il commercio dalla marittima ligure lungo le valli alpine ed appenniniche verso il piemonte e con gli altri monasteri fondati nei territori liguri con scambi di merci varie come olio, sale, legname, carne, ecc.

Fra il VII e VIII secolo vi furono numerose fondazioni, l'abbazia di San Martino dell'Isola Gallinara di Albenga, che ebbe possedimenti in Italia, in Catalogna e Barcellona, in Provenza specie nella zona di Fréjus (fra cui la chiesa di San Leonzio) e in Corsica, il monastero di Villaregia di Santo Stefano al Mare, l'abbazia di Nostra Signora del Canneto di Taggia, e a Nizza fra il VII e VIII secolo il monastero di Cimiez cui dipendeva la giurisdizione del territorio monegasco, che dopo il danneggiamento da parte dei saraceni venne ricostruito dai monaci dell'abbazia di Saint-Pons di Nizza fondata dai monaci di Lerino verso la fine dell'VIII secolo ed a cui passerà nel 1075 la giurisdizione territoriale, assieme all'antica chiesa di Santa Devota di Les Gaumates (oggi La Condamine).

Nel IX secolo si fecero pressanti e distruttive le incursioni, le razzie e distruzioni da parte dei Saraceni che verso il X secolo occuparono una parte della Provenza stabilendo una base operativa fortificata a Frassineto (oggi la Garde-Freinet, presso Saint-Tropez) da cui muovere incursioni in un'ampia area marittima da Marsiglia a Genova e nell'entroterra provenzale, nizzardo, ligure e piemontese, con ampie distruzioni di intere città, abitazioni, chiese e monasteri. A causa delle incursioni saracene, i resti di Santa Devota furono messi in salvo nel monastero di Cimiez (oggi nel comune di Nizza); scampato il pericolo di profanazione, ritornarono nuovamente nella sua chiesa. Nel 941 la flotta bizantina distrusse quella frassinetana; nel 973 si ebbe la battaglia di Tourtour con la successiva distruzione di Frassineto, combattuta dalle forze congiunte di liguri e provenzali organizzate dal conte Guglielmo I di Provenza con l'aiuto del marchese di Torino Arduino il Glabro, del Papa Giovanni XIII e dell'imperatore Ottone I di Sassonia, che pose fine definitivamente alle razzie e all'occupazione saracena in Provenza.

Frammentarie sono le notizie nell'Alto Medioevo; se ne ha cenno in un diploma imperiale di Federico I Barbarossa, che nel 1162 concesse ai mercanti genovesi di servirsi del territorio monegasco per incrementare i loro traffici commerciali. Nel 1215, a guardia dello scalo portuale, i mercanti di fazione ghibellina edificarono il primo nucleo della fortezza sulla rocca, sede dell'attuale Palazzo dei Principi. Presto i contrasti fra le fazioni dei guelfi e ghibellini della vicina Repubblica di Genova aumentarono; pertanto l'indipendenza del territorio si fa risalire alla data convenzionale dell'8 gennaio 1297, quando, il guelfo Francesco Grimaldi, detto Malizia, s'impadronì del castello con uno stratagemma: egli si introdusse nella fortezza travestito da monaco e, al momento opportuno, con l'ausilio del cugino Ranieri I, signore di Cagnes-sur-Mer, ne assunse il controllo con il titolo di Signore.

Da allora la loro Signorìa venne osteggiata e contesa dalle maggiori famiglie aristocratiche genovesi, che dovettero però fronteggiare più volte gli eserciti francesi e spagnoli accorsi in sua difesa.

Fu soltanto nel 1489 che il re Carlo VIII di Francia riconobbe l'autonomia del territorio monegasco, garantendone ufficialmente la protezione militare. Tuttavia, nel 1524, il re di Spagna Carlo V impose il dominio spagnolo su Monaco, ma pochi decenni dopo il Regno di Francia tornò ad essere il suo garante.

Nel 1612 i Grimaldi ottennero il titolo di Principi e Monaco divenne legittimamente un Principato.

Circondato per decenni dalle dispute territoriali tra Regno di Francia, Regno di Spagna e Ducato di Savoia, il territorio monegasco era più esteso di quello attuale. Nel 1794, sull'onda dei moti rivoluzionari, il Principato di Monaco venne annesso alla Francia repubblicana. Fu soltanto nel periodo della Restaurazione che il Principato ottenne nuovamente la propria indipendenza con il sostegno dei Savoia. Fino alla metà dell'Ottocento, il Principato di Monaco comprese anche i vicini comuni di Mentone e Roccabruna, confinando su tre lati con la provincia di Nizza del Regno di Sardegna.

Il 20 marzo 1848 Mentone e Roccabruna si dichiararono "città libere" e si posero sotto la protezione di re Carlo Alberto; il territorio del Principato venne quindi ridimensionato e raggruppato sotto il solo comune di Monaco, assumendo le attuali linee di confine.

Già apprezzata meta turistica dall'inizio dell'Ottocento, il principato fu oggetto di grande sviluppo sotto il regno di Carlo III, che fu il primo a voler fare del Principato un luogo di turismo délite. Egli commissionò nel 1858 la realizzazione del Grand Théâtre e dell'annesso Casinò, nonché della celebre Société des Bains de Mer, creata nel 1863 per valorizzare le belle spiagge mediterranee e il clima particolarmente mite del luogo. Nel 1868, approfittando della realizzazione della linea ferroviaria francese, Carlo III fece costruire anche una prima stazione, che sorgeva nel quartiere ''La Rousse-Saint Roman''. Fondato a seguito dell'apertura di una prima casa da gioco per risanare il bilancio statale, il nuovo Casinò divenne presto una prestigiosa attrazione che realizzò un giro d'affari di tale portata da consentire a Carlo III di optare per l'abolizione di tutte le imposte dirette. Con il Casinò nacque anche il quartiere circostante, che venne intitolato alla sua memoria con il nome di Monte Carlo.

Nel 1860, in seguito agli Accordi di Plombières del 1858, la Savoia, i territori circostanti il Principato e la stessa Contea di Nizza furono nuovamente annessi alla Francia con il Trattato di Torino, come compenso territoriale per il sostegno militare dato dalla Francia al Risorgimento italiano; da allora il Principato di Monaco confina unicamente con la Francia, con cui mantiene stretti legami, sanciti dal Trattato di Versailles del 1919.

Nel 1911, a seguito di una serie di proteste di piazza definite come rivoluzione monegasca, il Principato revisionò il suo sistema di governo, istituendo la forma di monarchia costituzionale, e fu suddiviso nei tre comuni di Monaco Vecchia, Monte Carlo e La Condamine. Dopo il 1917 i tre comuni divennero quattro quartieri, con l'aggiunta di Fontvieille, e furono nuovamente accorpati nell'unico comune di Monaco.

Durante la seconda guerra mondiale Luigi II di Monaco fu costretto a gestire la delicata questione dell'occupazione italiana e tedesca dal novembre del 1942, mantenendo tuttavia la neutralità del piccolo stato.

La trasformazione più recente e radicale del Principato si deve al principe Ranieri III che, salito al trono nel 1949, proseguì nella realizzazione dell'ambizioso progetto di creazione di un polo turistico internazionale di alto livello; tale intento fu agevolato dall'incontro con la celebre attrice america…

Testo tratto da Wikipedia - Principato di Monaco sotto la licenza CC-BY-SA-3.0 il 1 Agosto 2021

Stai cercando luoghi legati a Monaco?

Queste sono altre destinazioni per trovare luoghi legati a Monaco:

  • Vedi mappa
  • venerdì
    12°C8°C
    35km/h
    sabato
    12°C9°C
    20km/h
    domenica
    10°C8°C
    22km/h
    lunedì
    9°C7°C
    17km/h
    Tempo Monaco