Il Piemonte (AFI: /pje'monte/; Piemont pje'mʊnt in piemontese, in occitano e in francoprovenzale; ; Piémont pje.mɔ̃ in francese) è una regione a statuto ordinario di abitanti dell'Italia nord-occidentale, con capoluogo amministrativo – nonché capitale storica – la città di Torino. Confina a ovest con la Francia (regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord-ovest con la Valle d'Aosta, a nord con la Svizzera (cantoni Vallese e Ticino), ad est con la Lombardia, a sud-est per un breve tratto con l'Emilia-Romagna e a sud con la Liguria.
È la seconda regione italiana per superficie, settima per numero di abitanti, seconda per maggior numero di comuni, la più occidentale d'Italia e fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo, della Macroregione alpina e, limitatamente ai territori delle province di Novara e VCO, della Regio Insubrica. È inoltre la quarta regione per esportazioni, con una quota del 10% sul totale nazionale, e quinta per valore del prodotto interno lordo (PIL), con circa 143 miliardi di euro totali. Il reddito pro capite è superiore alla media italiana.
Inizialmente il termine Piemonte, che a partire dalla fine del XII secolo apparve scritto nelle cartine topografiche nella versione latina Pedemontium o Pedemontis (che significa "ai piedi dei monti"), identificava i possedimenti dei Savoia, limitati ai tratti compresi in prossimità del Sangone, della Dora Riparia e del Po. Successivamente il termine si estese ad indicare una parte sempre più ampia della pianura al di qua delle Alpi, elevata nel 1418 a Principato, in concomitanza con le conquiste sabaude. Il legame con il paesaggio alpino è evidente nella storia. In Valle di Susa nella zona di Novalesa, posta alla base del Colle del Moncenisio, che presenta un ripido dislivello tra passo e fondovalle circondato da alte cime, un edificio ecclesiastico posto lungo la frequentata Via Francigena veniva già indicato tra XII e XIII secolo come S. Maria ad Pedem Montis Cenisii, o S. Maria de Pedemontio.
Il territorio della regione è suddivisibile in tre fasce concentriche, di cui la prevalente e più esterna è quella alpina ed appenninica (ben il 43% del territorio regionale). Al suo interno vi è la zona collinare (31% del territorio), la quale racchiude la zona pianeggiante (26% del territorio).
Nella regione scorrono moltissimi fiumi e torrenti, tutti affluenti del fiume Po che nasce al Pian del Re ai piedi del Monviso.
Le catene montuose che interessano il Piemonte sono le Alpi e gli Appennini, che circondano la regione su tre lati, senza soluzione di continuità, da Nord a Sud in senso antiorario.
In particolare, i settori alpini che attraversano la regione sono le Alpi Marittime, le Alpi Cozie, le Alpi Graie (Alpi Occidentali, a confine con la Francia e la Valle d'Aosta), le Alpi Pennine e le Alpi Lepontine (Alpi Centrali, a confine con la Svizzera).
Il settore appenninico che interessa il Piemonte è invece l'Appennino ligure (Appennino Settentrionale), situato al confine con Liguria ed Emilia-Romagna. Le catene montuose costituiscono così un confine naturale su tre lati.
La montagna piemontese ha un aspetto imponente ed aspro: le sommità al di sopra dei tremila metri scendono rapidamente verso la pianura, caratterizzando la zona occidentale della regione che, a differenza di tutte le altre regioni alpine, è priva delle Prealpi. Questo fenomeno è particolarmente evidente in Valle di Susa, dove ad esempio a Susa il fondovalle si trova a una quota di soli 503 metri s.l.m., mentre le cime che circondano l'abitato superano i metri e raggiungono i metri s.l.m. con il Rocciamelone. Al di sotto delle rocce e dei pascoli ci sono ampie estensioni di boschi di conifere (il Piemonte è la prima regione italiana per superficie forestale, con circa un milione di ettari di boschi), tra le quali gli abeti sono meno diffusi che in altre sezioni delle Alpi; scendendo di quota esse lasciano presto il posto a faggeti e castagneti. In questa fascia sono presenti le più alte cime della regione, che superano i : la Punta Nordend (), massima elevazione regionale nonché seconda cima più alta del massiccio del Monte Rosa; vi sono poi numerose cime che superano i , tra cui il Monviso, l'Uia di Ciamarella, il Rocciamelone, il Monte Leone e l'Argentera.
Nelle valli sono evidenti le impronte umane, rappresentate da importanti vie di comunicazione internazionali stradali e ferroviarie. Nelle valli minori si trovano dighe, impianti idroelettrici e centri turistici.
Le principali zone collinari sono il Canavese a nord-ovest, le Langhe e il Roero a sud, il Monferrato al centro, le Colline Novaresi e del Vergante a nord ed i Colli Tortonesi a sud-est.
Le colline meridionali delle Langhe e del Monferrato sono formate da antichi sedimenti marini e sono poco resistenti all'acqua, che vi scava un labirinto di solchi e di valli. I versanti bene esposti sono coltivati a vite, cereali e foraggi ma anche a frutteti e noccioleti, mentre l'allevamento, un tempo molto diffuso, è ora concentrato nelle pianure meridionali. Nel 2014 le colline vitate delle Langhe, del Roero e del Monferrato sono state incluse nella Lista dei patrimoni dell'umanità della UNESCO.
Tra queste colline e le Alpi, un altopiano ricco di acqua arriva fino a Cuneo, ad oltre cinquecento metri di altezza: qui i campi sono coltivati soprattutto a foraggi e cereali. Proprio nella regione ha inizio la Pianura Padana, che, soprattutto nelle province di Vercelli e Novara, è ampiamente coltivata a risaie, grazie anche alla grande quantità d'acqua disponibile, sia per le risorgive che, soprattutto, per i canali artificiali, il più importante dei quali è sicuramente il Canale Cavour.
Nell'area attorno alle grandi città, in particolare a Torino e Novara, il paesaggio tipico è quello dello sviluppo antropico seppure meno accentuato rispetto al resto della pianura padana, mentre nel resto della pianura il riso si avvicenda ad altri cereali e foraggi e le piantagioni di pioppi si intercalano ai campi.
Il territorio piemontese è ricco di corsi d'acqua, tutti tributari del fiume Po, che attraversa interamente la regione da ovest a est. Da citare, oltre allo stesso Po, sono:
Numerosi sono i laghi alpini di origine glaciale e morenica presenti nella regione. Il lago Maggiore, che segna il confine a est con la Lombardia, insieme al suo emissario, il fiume Ticino, è uno dei laghi più grandi d'Italia, mentre altri, naturali o artificiali, non superano i . Tra tutti i laghi presenti si ricordano in particolare:
Tra i laghi naturali di dimensioni decisamente più ridotte si citano il Lago di Mergozzo (), il L…
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